sabato 31 gennaio 2015

(Video) Il signoraggio bancario spiegati ai bambini

Fatelo vedere ai vostri figli, e spiegate loro le dinamiche di questo imbroglio globale, cosichè loro possano capire e combattere nel loro futuro questa truffa nei confronti dell'umanità. In questo Film/cartone animato spiega in modo molto simpatico e comprensibile, un dramma che affligge il mondo. Il Signoraggio Bancario. Qui viene illustrato nel modo più comprensibile possibile, al fine di far capire a tutti, sopratutto ai bambini, il meccanismo basilare sottostante a questa colossale truffa che schiavizza i popoli e le nazioni del mondo intero!

(Video) Giornalista tedesco pentito denuncia i poteri forti del giornalismo

Udo Ulfkotte, giornalista tedesco ed ex editore del quotidiano Frankfurter Allgemeine Zeitung, racconta come la CIA corrompe e sottomette i media Europei per fargli fare propaganda favorevole agli Stati Uniti e anti Russa. I non allineati perdono il posto di lavoro. Ulfkotte ha rilasciato questa intervista ad RT e Russia Insider

giovedì 11 dicembre 2014

E se fosse la democrazia la causa dei nostri problemi?

Secondo l’analisi di Zagrebelsky, la democrazia è il regime in cui il popolo ama essere adulato, piuttosto che educato. La democrazia è destinata a degenerare nella massa, informe, senza qualità, manipolata da individui spregiudicati che costruiscono le loro fortune dal potere conquistato. Subissandoci di promesse non mantenute, come contropartita la democrazia ha invaso l’esistenza dei cittadini con invincibili mostri: burocrazia, oligarchia, demagogia, interessi personali, voto di scambio, poteri invisibili.

Ecco un’altra testimonianza di un autorevole intellettuale tradizionalista riguardo la democrazia, Renè Guènon: "ll parere della maggioranza non può essere che l'espressione dell'incompetenza, sia che derivi dalla mancanza di intelligenza o dall'ignoranza pura e semplice; e a questo proposito si potrebbero far intervenire certe osservazioni di «psicologia collettiva», ricordando in particolare il fatto assai conosciuto che, in una folla, l'insieme delle reazioni mentali che si producono fra gli individui che la compongono, sfocia nella formazione di una sorta di risultante che non è neanche al livello della media, ma al livello degli elementi più bassi. "

Una vera e propria democrazia non è possibile per la complessità della nostra società, dove ognuno è chiamato a svolgere una determinata mansione; la società si basa, da sempre, sulla specializzazione perché l'uomo ha sempre prodotto più cose. Nella società contadina, anche quella antica, che, in apparenza, sembra la più semplice, esistevano già mestieri diversificati tra loro e, di conseguenza, la specializzazione. Il contadino lavorava la terra, il mugnaio macinava, il fornaio faceva il pane, il muratore costruiva case, il ferraio costruiva gli utensili, ecc.. E non basta neanche una cultura elevata - il che ci vorrebbe una scuola ben diversa dall'attuale - perché, comunque, alla fine ogni individuo si dovrà specializzare in una qualche attività e passerà la sua vita cercando di migliorare quella attività.

Il problema è proprio la specializzazione; ma senza di quella non saremmo qui ora a discutere di democrazia via internet perché non ci sarebbe nessun internet.  L'unico sistema possibile è la democrazia rappresentativa, però organizzata in modo diverso. Come? forse ritornando ai partiti e alle ideologie perché di una cosa l'individuo a bisogno: la certezza!

Le forme di democrazia diretta non possono esistere, o meglio possono esistere se il popolo fosse formato da persone coscienti. Prendete il nucleare ad esempio non puoi dire si lo voglio no non lo voglio ,devi definire il tutto di ciò che circonda la domanda: se si dove crearla dove smaltire le scorie quale difesa porre all’ impianto e questo solo superficialmente come domande ulteriori ,se no ad esempio ok ma come produrre elettricità, dove, a che impatto, a che costi ,con petrolio? Ok ma acquistarlo direttamente o estrarlo con concessione e dove delle 2 ipotesi. Quindi in definitiva no, la democrazia diretta non può esistere per la sola ragione che al massimo le persone sanno rispondere solo parzialmente e oltretutto senza condizioni di conoscenza seria su qualunque quesito svolto.

Se vuoi cambiare il mondo correggi te stesso!

Ti sei accorto che la tua vita fa veramente schifo, il tuo comune non ne azzecca una e ti rendi conto che c’è bisogno di un radicale cambiamento della società? Vuoi cambiare il mondo? Nulla di più facile. Basterebbe riformare l'economia, la politica e la società in generale in modo che sia eco-sostenibile e non ego-sostenibile. Che poi, per ego-sostenibile intendiamo le persone che vivono in un ristretto arco di tempo, e poche persone a discapito di molti.

In un sistema eco-sostenibile, le scelte sono mirate ad aumentare il benessere collettivo, quindi non c'è bisogno di denaro, ma quindi neanche di lavoro e proprietà privata. Con la tecnologia, che uno ci creda o no, si può creare abbondanza per tutti e senza distruggere gli ecosistemi. Tecnologia inoltre vuol dire anche delegare i propri compiti, quindi già da oggi possiamo sostituire tutti i lavori che richiedono una manualità meccanica, ma se ci pensate anche quelli che richiedono un ragionamento meccanico. L'unica cosa che non possono fare le macchine è provare emozioni, dare o ricevere amore e quant'altro. Conoscete un lavoro che richiede tale requisito?

Ovviamente tutto questo non può essere attuato in poco tempo, ma va fatto gradualmente. All'inizio ci sarà bisogno di molto lavoro, perché comunque questi computer andrebbero programmati, dopodiché l'uomo dovrà intervenire talmente poche volta che parlare di "lavoro" sarebbe ridicolo. Ognuno di noi, finalmente, potrà dedicare la sua vita a ciò che lo ispira di più creativamente, senza milioni di affamati sulla coscienza: abbondanza per tutti. Utopistico? Certo, ma non per la tecnologia. Sapete tutti che l'unico motivo per cui questo, ora come ora, non può avvenire, è l'uomo. Nulla di più, nulla di meno. Quindi quello su cui dobbiamo riflettere (e qui arriva il difficile) è come cambiare l'uomo.

Cosa determina il modo in cui si comporta la collettività? La natura umana? Molti si rinchiudono in questo vicolo cieco, ma sappiate che se proprio dobbiamo parlare di natura umana, ebbene parliamo di intelligenza, empatia, libero arbitrio, creatività. QUESTA è natura umana, e voi non potete e non potrete mai fare nulla per cambiarla. Tutto il resto viene acquisito dall'ambiente e dalle esperienze che fate sin dal momento del concepimento. Esperienze negative non possono eliminare le caratteristiche peculiari, ma possono oscurarle al punto che una persona si comporta come se non sappia neanche che cosa sia, l'affetto. Ma nel suo profondo la capacità di affezionarsi e provare amore c'è e non è eliminabile del tutto, mai. Quindi, escluse queste cose, noi siamo inevitabilmente influenzati e plasmati dal nostro ambiente: cultura, persone, qualità di vita e quant'altro.

Ma prima abbiamo detto anche che è l'uomo, con la sua ego-sostenibilità, a plasmare questo ambiente. Quindi ci troviamo in questo ciclo apparentemente infinito, le persone nascono in un determinato ambiente e quest'ultimo plasma gli individui che contiene allo scopo di preservarsi. Se una società è malata, questa sfornerà persone malate che, una volta cresciute, cercheranno di mantenere lo status quo. Tuttavia con il passare del tempo stiamo osservando come questa catena non sia infallibile: ci sono persone che vogliono cambiarlo, questo mondo. Persone che, nonostante siano nate in questo ambiente perverso ed abbiano avuto esperienze simili a quelle dei loro coetanei, agiscono e pensano in maniera completamente differente. Quello che notiamo in queste persone, è l'affetto: amano incondizionatamente l'umanità, la vita e l'Universo di cui fanno parte. Ed è nel loro interesse preservare queste tre cose. Se si riuscisse a crescere le persone nello stesso modo, non ci sarebbe neanche un solo ostacolo nel creare quella "società utopica" di cui parlavamo prima. Per fare questo, bisogna prima imparare a conoscerla quest'umanità e questo Universo, conoscerli senza pregiudizi e senza paura. Magari iniziando da se stessi.

martedì 9 dicembre 2014

Napoli-Empoli 2-2: ennesimo pareggio

Napoli-Empoli 2-2
Napoli-Empoli 2-2. E’ l’ennesimo, palese, risaputo Napoli che conosciamo da quando gli azzurri sono tornati in serie A. Grande con le grandi, piccolo, anzipiccolissimo con le piccole. Il Napoli che è sceso in campo oggi pomeriggio alle 12.30 non può lasciar soddisfatti i tifosi azzurri, che si aspettavano i 3 punti dopo i tre pareggi consecutivi e soprattutto dopo lo stop di una settimana fa contro il Cagliari proprio al San Paolo. C’è da puntare che la squadra che vedremo a Milano contro il Milan sarà un grande Napoli. Scommettiamo?

Analisi a cura di Sport Campano
Napoli-Empoli 2-2: primo tempo regalato, il peggiore dall’inizio del campionato. Il Napoli è entrato in campo senza Higuain, con Hamsik rifinitore per Zapata prima punta e con il centrocampo in costante inferiorità numerica con David Lopez e Jorginho praticamente inutili. L’Empoli, che è una squadra che fa della qualità sulla trequarti e sul possesso palla i maggiori punti di forza, ha subito punto il Napoli e ha dimostrato nel primo tempo di saper gestire la gara, con tanta, troppa tranquillità. La squadra di Sarri aveva già mostrato di saper giocare benissimo a calcio soprattutto contro le grandi, ma mai come quest’oggi.
Secondo tempo: secondo schiaffone, rimonta azzurra. Chi si aspettava un Napoli feroce nella ripresa si sbagliava: all’8 minuto del secondo tempo, infatti, Rugani bissa il vantaggio e porta l’Empoli sullo 0-2. Il Napoli, sebbene non giochi bene, riesce ad accorciare le distanza con un bellissimo colpo di testa di Duvan Zapata. 1-2 e risultato riaperto. La scossa arriva dall’uscita del capitano Marek Hamsik, decisamente peggiore in campo insieme a David Lopez: al suo campo De Guzman, che come sempre si fa trovare preparato e porta gli azzurri sul 2-2 con un bel sinistro. A questo punto Benitez fa una cosa inspiegabile: fuori Zapata, dentro Gargano. Una decisione che senza dubbio sarà molto criticata in settimana, dato che togliere un attaccante per mettere un centrocampista ( di quantità ) sembra un abominio con il Napoli che doveva assolutamente trovare il 3-2 finale. La partita finisce senza particolari emozioni, al di fuori di un tiro di De Guzman al volo proprio all’ultimo secondo, ma Sepe ( di proprietà del Napoli ) riesce a deviare.
Napoli-Empoli 2-2: commento finale. Il Napoli visto in campo oggi, soprattutto il primo tempo, non lascia molti segni di speranza per il futuro. E’ inaccettabile che una squadra che si candida come favorita per il terzo postobutti via punti con Cagliari, Chievo, Atalanta e compagnia dicendo. Benitez, poi, c’ha messo il suo. La scelta di far giocare Hamsik puntualmente ogni partita sembra davvero un sacrilegio ( se consideriamo che De Guzman si è sempre fatto trovare preparato ). La difesa non funziona per niente, il centrocampo è in costante inferiorità numerica, l’attacco va in paura quando si trova difese schierate. Ma caro Benitez, tu sei un allenatore capace, intelligente e molto disponibile: che ti costa cambiare l’assetto tattico di questo Napoli che da sempre soffre contro le piccole? Cosa ti costa giocare con un 4-3-3, trovando così, maggior copertura a centrocampo? Speriamo nella partita di Milano: le inseguitrici per il terzo posto di certo non stanno ad aspettare il Napoli, soprattutto se consideriamo che la prossima finale di Champions League si giocherà a San Siro e…..ho detto tutto!