Centrodestra di Silvio Berlusconi vero vincente delle elezioni 
Anche il governo Letta si è accorto che da 20 anni o si fa quello che si dice Silvio oppure le cose non si fanno:
 
 Stop all’Imu a giugno, rinuncia dell’aumento dell’Iva, via il Porcellum e le province, basta con il finanziamento pubblico
 ai partiti. Il primo limite di tempo? Tra un anno e mezzo, quando ci 
sarà il primo tagliando dell’esecutivo di larghe intese. Il presidente 
del Consiglio Enrico Letta debutta alla Camera dove 
chiede la fiducia che sarà votata in serata (al Senato il voto è 
previsto martedì). Il capo del governo sostenuto da Pd, Pdl e Scelta 
Civica ha messo in fila i punti principali dell’azione di governo, 
fissando promesse molto precise anche nel campo delle riforme 
istituzionali, alle quali – ha auspicato – dovranno partecipare anche le
 opposizioni. Ma i punti che hanno colpito sono stati in particolare 
quelli di politica economica. Soprattutto l’abolizione dell’imposta 
sulla prima casa fa cantare – platealmente – vittoria al Pdl e la 
circostanza è più che significativa: ”E’ stata musica per le nostre 
orecchie – ha detto il segretario del Pdl e ministro dell’Interno Angelino Alfano -
 Tanti dei valori per i quali ci siamo battuti non solo sono stati 
accolti ma hanno trovato piena cittadinanza”. Più esplicito Renato Brunetta,
 capogruppo del Popolo delle Libertà, che sembra mettere la bandierina: 
“”E’ un’importante vittoria del Popolo della Libertà e del presidente 
Berlusconi, che non a caso avevano messo l’abolizione dell’imposta sulla
 prima casa fra i punti irrinunciabili”. Il Pdl – con Berlusconi in 
testa – tra ieri e oggi avevano suonato la carica spingendo molto sul 
tasto degli 8 punti considerati ossatura del programma del centrodestra.
 
 
 
          
      
 
  
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
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