venerdì 17 maggio 2013

Cavani e Mazzarri via da Napoli... e il problema dov'è ?

Da quando Aurelio De Laurentiis è subentrato al timone della barca in tempesta, i venti sono apparsi  spesso  contrari alla navigazione, molte volte la direzione intrapresa dal barcone sembrava funestata dalla tempesta , ma altrettante volte le abili manovre del capitano al timone hanno evitato alla S.s.c. Napoli di infrangersi sugli scogli. Eppure sembrava che il virtuoso stato di crescita dovesse arrestarsi, quando la squadra finì nelle mani di Donadoni, un timoniere inadatto a guidare una squadra come il Napoli, ma subito Aurelio De Laurentiis, il capitano, pensò bene di sbarazzarsi di questo allenatore inadatto sostituendolo con Mazzarri. Quando andò via Quagliarella sembrava che il Napoli sarebbe sprofondato nuovamente nei bassifondi della classifica, tanto più che si era deciso, assurdamente, di sostituirlo con un certo Cavani, un calciatore per molti di poco conto, proveniente dal Palermo di Zamparini. Quella che doveva essere secondo molti una strada diretta nel bel mezzo di una tempesta si trasformò in una manovra abilissima del capitano De Laurentiis, proprio in concomitanza con la trasformazione di Cavani da buon calciatore a “El Matador”. Cominciano anni promettenti, un terzo posto, una Coppa Italia, tante soddisfazioni per una squadra orgogliosa sostenuta da tifosi orgogliosi che risale dalla C1 alla Serie A, ma ecco che accade l’imponderabile: l’idolo delle folle, lo scugnizzo napoletano, Ezequiel Lavezzi, decide di andarsene, al PSG, lasciando molte vedove piangenti sotto il Vesuvio. Ecco partire le solite voci: “Faremo una brutta fine, senza Lavezzi purtroppo Cavani non si ripeterà”. Succede però che Cavani non solo si ripeta, ma addirittura si migliori, proprio come la classifica del Napoli che agguanta un ottimo secondo posto. Veniamo quindi al dunque, pare che Mazzari si sia stancato di Napoli, che voglia nuove avventure e che le cerchi nientemeno che alla Roma, sembra che Cavani sia corteggiato da mezza Europa e che certamente presto o tardi qualcuno pagherà la clausola rescissoria di 63 milioni di euro per portarlo via da Napoli. Tragedia.
Ma la vera domanda è, senza Mazzarri e Cavani finirà il calcio a Napoli? In molti probabilmente sentenzieranno di si, proprio come avevano fatto in occasione dell’arrivo di Mazzarri, oppure quando si sostituì Quagliarella con Cavani, o quando Lavezzi  puntò i piedi per andarsene al PSG. Il Napoli tuttavia ha dato dimostrazione, in ben più di un’occasione, di essere capace di rilanciarsi, di sostituire un calciatore o un tecnico con qualcuno che possa dare di più di quello che offriva il rimpianto predecessore. Cosa resta da fare quindi se Mazzarri e Cavani vorranno andar via? Nulla, indicargli la porta e salutarli affettuosamente per quanto fatto con la maglia del Napoli, avendo la certezza che la società saprà come sostituirli a dovere, o che almeno, pur fallendo nel suo intento, avrà sempre l’opportunità di correggere gli errori in corsa grazie ai conti in perfetta regola.

Nessun commento:

Posta un commento