I crimini e i giochi di potere nel calcio
Mia analisi su Italiano Sveglia riguardo questo calcio malato.
puto far andare le cose per il loro
verso. Questa non è una critica rivolta ad una sola squadra, e vi
lasciamo immaginare il nome, ma un appello al palazzo. Juventus -Roma è
stata la partita che ha esplicitato i poteri che possono entrare in
ballo in un semplice match di inizio ottobre. Si è assistito, infatti,
ad un vero e proprio scandalo, come successe anche tra l’altro nel
freddo febbraio 2012, quando la Juventus era attesa dal Milan capolista e
venne annullato ingiustamente, ed aggiungiamo clamorosamente, un goal
al centrocampista rossonero Sulley Muntari per il possibile 2-0 che
avrebbe chiuso la partita ( e di conseguenza anche, forse, il discorso
scudetto ).

Sembrano lontani gli anni in cui si andava allo stadio soltanto per il piacere
di passare una domenica
diversa in piacevole compagnia di amici o
familiari. Il mondo dello sport e quello del calcio in particolare hanno
conquistato negli ultimi decenni una particolare rilevanza sempre
maggiore. Il calcio e il potere non possono prescindere:
questo è confermato da trattative di calciomercato in primo piano sui
maggiori quotidiani ( non sportivi ) e tantissimi scandali che nemmeno
ricordiamo per “pudore”. Questa non è una riflessione che intendiamo
fare, ma una vera e propria provocazione che vogliamo lanciarvi.
Ci sono tantissimi motivi per abbandonare la “passione calcio”,
ma non è quello che vogliamo fare. Piuttosto vogliamo entrare nel
vostro cuore e farvi ragionare e capire cosa c’è dietro a questo
satanico gioco.
Domenica 5 ottobre 2014 abbiamo assistito a qualcosa di veramente vergognoso. Per l’ennesima volta i giochi di potere
e la mafia del pallone hanno sa

Juventus – Roma è stato uno scandalo anche per i
media internazionali. Il primo goal della Juventus è nato ( manco a
dirlo ) su calcio di rigore inesistente fischiato ai danni della Roma. I
giallorossi riescono a pareggiare su ennesimo calcio di rigore (
altrettanto dubbio, ma perdonabile ). Nemmeno a farlo apposta, la Roma
si ritrova in vantaggio per 2-1 ma un ulteriore calcio di rigore per la
Juve ( inesistente) raddrizza il risultato allo scadere del primo tempo (
goal maturato alla fine dei tempi di recupero, dopo 1 minuto di
overtime già trascorso ). La ciliegina sulla torta arriva nel secondo
tempo quando la Juventus segna il 3-2 con un bel gesto tecnico del
difensore Bonucci. Peccato, però, che il Vidal è in fuorigioco attivo e
la rete era da annullare.
Quattro episodi su cinque che hanno fortemente
condizionato questa partita importantissima ( e speriamo non condizioni
il campionato ), soprattutto per i giallorossi che hanno trovato
quest’anno una quadratura del cerchio tecnico ed una squadra davvero
vincente anche in Champions League ( come testimonia la bellissima
prestazione in quel di Manchester pochi giorni prima ).
Due calciatori che non si sono mai amato durante la loro carriera testimoniano l’odio reciproco e la farsa di questa partita. Francesco Totti e Pavel Nedved
se le sono date di santa ragione per microfoni. Il capitano giallorosso
aveva, infatti, consigliato alla lega calcio di mettere la Juve in una
serie diversa da tutte le altre squadre, dato che si assiste sempre alla
solita routine di contestazioni ogni anno. Nedved, ora dirigente
bianconero, replica con una frase davvero sconcertante: “gli toglierei
la fascia da capitano”. Insomma non un bello spot per le nostre più
forti squadre attualmente del campionato.
Questo è solo l’ultimo atto di una lunghissima serie di ruberie e di scandali dal 2000. Si cominciò con calciopoli
(terzo grande scandalo nella storia del calcio italiano), quando gli
arbitri venivano chiusi negli spogliatoi perché non disponibili a
patteggiare ladrate, quando le squadre vendevano i loro colori per
calcio scommesse e tanto altro. Si finisce proprio questa domenica … ( e
lo speriamo ).
Il calcio è molto più di un gioco: è uno spazio
simbolico dove prendono forma e si sfogano l'appartenenza e
l'avversione. Può essere usato da dittatori e politicanti, accendere
rivoluzioni o salvare regimi. E non ha affatto finito di essere
politico.
Dove c’è scommessa c’è corruzione. È sempre stato
così. Non ci riferiamo alla scommessa collettiva del primo totocalcio
dove milioni di dilettanti provavano ad azzeccare il risultato di
tredici partite e sognavano una vincita favolosa. Pensiamo a quello che è
avvenuto più di recente con le mille nuove varianti di scommesse
costruite per intercettare la ludopatia nazionale, per sfruttare milioni
di gonzi e foraggiare pochi delinquenti. Delinquenti i professionisti
della scommessa e delinquenti gli imprenditori del gioco che cadono
naturalmente nella tentazione di truccare le carte.
Così hanno ucciso il totocalcio
e hanno fatto svanire il sogno del rito collettivo della schedina che
poteva cambiar la vita. Hanno fatto molto peggio perché sono gli stessi
che hanno infestato tutti i bar con le loro slot machines, quasi sempre
truccate, patrocinati dallo stato biscazziere. Sono gli stessi che hanno
svuotato gli stadi in funzione del business dei diritti televisivi con
il risultato di trasformarli nel campo di battaglia di sedicenti tifosi:
in realtà poveri invasati con una irresistibile necessità di menar le
mani. Alla fine hanno dato d’intendere che ci voleva la repressione e
agli spettatori dal vivo è stata imposta la libertà vigilata. Non
sarebbe il momento di affidare la gestione del calcio (e non solo) alle
persone di buon senso e mettere da parte chi non ha saputo evitare i
delinquenti incalliti?
--------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------Politici italiani incompetenti. Come reagire?
Draghi riforma del fisco immediatamente, la pressione fiscale è insopportabile
Italiano sveglia esamina con cura gli effetti della crisi e le vere problematiche italiane.
Il presidente della Bce dopo aver abbassato il costo
dell'Euro annuncia che l'intervento della Banca Centrale Europea non
basta se questo non è accompagnato dalle riforme strutturali e in
particolare quella del FISCO; il tanto criticato Euro è
pronto a svalutarsi facendo speculare come sciacalli gli operatori dei
mercati finanziari, per il godimento del Dollaro americano. La Bce,
quindi, ha fatto la sua parte nella sua politica monetaria, agevolando
prestiti per le imprese. Ciò, senza ombra di dubbio, potrebbe agevolare
gli investimenti delle piccole-medie imprese, che vedrebbero nella
riduzione del costo del denaro un margine di miglioramento e soprattutto
la possibilità, da parte della Banca Centrale Europea, di immettere
liquidità in circolazione. Diciamo “potrebbe agevolare”,
perché così non è. Da una parte le banche richiedono liquidità, da
un’altra il Governo Italiano dorme sugli allori. Ebbene si, cari amici,
la parte più importante nella crescita economica e finanziaria del paese
ce l’hanno proprio i nostri politici che non vogliono cambiare.
IL NOCCIOLO DELLA QUESTIONE. Come si può pensare di
avere una riduzione della depressione economica soltanto agevolando gli
investimenti nel paese? La problematica è un’altra, molto più sottile e
urgente: LA PRESSIONE FISCALE .
URGENZA DI RIFORME STRUTTURALI FISCALI. Basta fare un
esempio per far capire a voi, nostri cari lettori, che è questa la vera
problematica italiana. A fine anno l’assemblea dei soci di un’azienda
approva il bilancio redatto dagli amministratori e si accorge che
qualcosa non quadra: su 10 utili, lo Stato ne preleva 7.
Questo non è un esempio fine a se stesso, ma è la pura realtà, perché
la pressione fiscale italiana tra imposte, tasse e contributi si aggira
intorno al 70%! Facciamo l’esempio, però, in termini reali: un’azienda a
fine anno ha prodotto 30 000 euro di utili ( 2300 euro al mese,
l’ideale per giungere a fine mese tranquilli); lo stato decurta del 60%,
quindi preleva 18 000 euro dagli utili dell’impresa; guadagno netto
dell’impresa = 12 000 euro ( 1000 euro al mese) ! Come lo chiamate voi uno stato del genere, se non “STATO LADRO”?
Risulta chiara, allora, la vera problematica del nostro paese. Urge una
riforma fiscale strutturale che dia la possibilità alle imprese di
avere degli utili accettabili annuali ( al massimo 40 %, 50% già è
troppo dato che sono le imprese che producono, e lo stato preleva).
Questo è inaccettabile in un paese come il nostro. Chi difende lo stato-ladro avvelena anche te!

CONCETTO DI EVASIONE PICCOLA-MEDIA IMPRESA. Chiarito il concetto dell’enorme pressione fiscale italiana di cui sopra, affrontiamo la problematica dell’evasione delle
piccole-medie imprese. Senza ombra di dubbio dopo aver fatto questi
calcoli risulta chiaro che le imprese non ce la fanno ad arrivare a fine
mese pulite e con utili accettabili. Quindi, è normale che un’impresa
non dichiarerà e non fatturerà alcuni introiti.
Perché non possiamo seguire lo stupendo esempio dell’Inghilterra e della Svizzera?
Dove in totale si versa tra tasse, contributi e imposte annualmente circa il 40%?
Una vera miseria se si mette a confronto la tassazione italiana.
Ma cosa vuole il nostro Stato, che lavoriamo soltanto per pagare le tasse?
Quindi PRIMA abbassate le tasse in maniera decisa e non con piccoli punti percentuali come di vostro solito, DOPO noi lavoratori italiani paghiamo tutte le tasse, e non viceversa! “cà nisciun è fess”!!!!
LA GENTE è STANCA DI VEDERSI FARE I CONTI IN TASCA! Diciamo Stop allo spesometro!
Basta andare a controllare la gente quanto spende; se spende poco, vuol
dire che se avessero speso di più avrebbero già chiuso!
Con questo sistema chi ha evaso per avere qualche soldo in più di certo non lo spenderà!! Ed ecco che i consumi sono FERMI.
I cittadini non versano più soldi in banca perché hanno il TERRORE di accertamenti fiscali!
Se lo Stato ci sopprime è normale che ci sia il fenomeno dell’evasione
fiscale! Invece di tendermi la mano il Governo che fa? Me la mozza!!!
Come vogliono essere all’avanguardia sul controllo spese dei cittadini,
riguardo la sicurezza informatica, se anche il colosso Sony in Giappone,
FBI in Usa e altri database informatici sono stati hackerati?
Forse gli informatici italiani delle partecipate dello Stato,
grandissimi intelligentoni ma RACCOMANDATI, sono superiori rispetto a
quelli Giapponesi e Statunitensi??
Di certo non siamo al passo della media europea riguardo questo settore.
Voi cittadini italiani vi sentite sicuri di fronte a questo strumento da mettere in rete?
INVESTIMENTI DECADUTI, NON NE PARLIAMO DEL RISPARMIO.
Ciò che è certo è che nessun buon imprenditore verrebbe ad investire risorse e capitali in Italia. Investire per cosa?
Per subire accertamenti ogni mese?
Per essere trattati come dei delinquenti solo perchè un padre di famiglia ha evaso per comprare dei vestiti a propri figli?
Gli artigiani, che costituiscono l’ossatura dell’economia italiana,
subiscono inevitabilmente queste pressioni più di tutti e sono costretti
a chiudere.
Chi osa tenere in vita le proprie aziende al giorno d’oggi? I poveri disgraziati, coloro che hanno tutto da perdere e che non possono dire di NO allo Stato!
Se lo Stato abbatte i consumi, non ne parliamo del risparmio: non sono
nuove le banche che falliscono una dietro l’altra perché la gente non è
che non vuole risparmiare, è che non ce la fa a risparmiare!! Cosa
risparmio? I 100 euro al mese oppure gli 80 eruo che Renzi ci ha dato
solo per comprarsi i voti dei dipendenti statali?
SIAMO STANCHI E SFIDUCIATI. Un generale fuggi fuggi dei
giovani, che non trovano lavoro perché il lavoro non c’è, viene
deprecato dai tromboni del potere: restate, dicono, perché la crisi si
risolverà. Ma fino a quando avete voglia di prenderci in giro? Il paese è
alla paralisi, privo di mobilità sociale: una situazione da “Ancien
Regime”. C’è chi può e chi aspetta e chi aspetta aspetterà in eterno.
Intere generazioni pagano il prezzo di una crisi che ha distrutto il
lavoro. Verranno divorate dal debito e distrutte da ogni sogno. Le nuove
generazioni hanno capito che della élite dirigente italiana non ci si
può fidare: per questo scappano. I mali del paese stanno così affondando
il paese stesso. Privo di una generazione giovane, il paese morirà. Ne discuteranno Santoro, Travaglio, Floris e forse Sallusti.
Parlando al vuoto perché a sentirli tra poco non ci sarà più nessuno.
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Approfondimenti di ITALIANO SVEGLIA riguardo la crisi economica
Come lo Stato si mangia i nostri soldi? Che fine ha fatto la vera istruzione?
ROMA Roma ore 13:14 del 19/09/2014 - Cultura, Denunce, Politica
ANALISI E NOSTRI CONSIGLI A RIGUARDO SULLA RIFORMA SCOLASTICA
Sono tanti i temi toccati e promossi dal Governo Renzi per la nuova riforma della scuola. Su tutti gli argomenti esplicitati da tale riforma, i cittadini possono dire tranquillamente la loro tramite la “consultazione pubblica”,
partita il 15 settembre 2014 ( che cammina insieme all’inizio dell’anno
scolastico 2014-2015). Sarà possibile parteciparvi fino al 15 novembre,
settanta giorni nei quali i cittadini potranno alimentare dibattiti e
dire la loro sui delicati argomenti della riforma e del progetto “La
Buona Scuola”.
Per aderire alla consultazione è necessario accedere al portale labuonascuola.gov.it.
Ma andiamo a vedere dettagliatamente il contenuto di tale riforma scolastica che sta alimentando e senza ombra di dubbio alimenterà ancora polemiche su tutti i fronti:
1) Docenti: scatti stipendiali; Secondo la riforma
il nuovo sistema dovrà essere un vero sistema meritocratico, dove ogni
insegnante passerà dal vecchio sistema al nuovo a scatti. Più che un
investimento per la valorizzazione della professione docente, il sistema
"meritocratico" proposto dal Governo nelle linee guida per la riforma
della scuola, si configura come un enorme risparmio.
Si stima che ci saranno degli insegnanti che andranno a perdere addirittura 5mila euro!
Non un vero e proprio passo avanti per questa nazione che stenta a decollare, o quanto meno passare da un periodo di depressione finanziaria a crisi. In un paese come il nostro, dove l’istruzione è fondamentale per la convivenza tra cittadini, noi facciamo passi indietro. Si pensi che lo stipendio degli insegnanti odierni è già piuttosto basso rispetto alla media europea.
Si stima che ci saranno degli insegnanti che andranno a perdere addirittura 5mila euro!
Non un vero e proprio passo avanti per questa nazione che stenta a decollare, o quanto meno passare da un periodo di depressione finanziaria a crisi. In un paese come il nostro, dove l’istruzione è fondamentale per la convivenza tra cittadini, noi facciamo passi indietro. Si pensi che lo stipendio degli insegnanti odierni è già piuttosto basso rispetto alla media europea.
2) Le circa 150.000 assunzioni previste dal Governo Renzi sembrano una buona idea che eliminerebbe un po’ di precariato in giro per l’Italia. Ora urgono i chiarimenti sull’impegno economico
che l’operazione comporta, sul rispetto delle prerogative contrattuali,
in particolare quelle salariali e sui tempi di attuazione del piano.
3) Uno dei tasselli più qualificanti della riforma della scuola è costituito dall’intervento sul sostegno che prevede un cambiamento significativo nell’ inclusione dei disabili
nel sistema educativo italiano. La riforma del sostegno prevede, tra le
altre cose, una formazione maggiore per gli insegnanti specializzati
sulle diverse forme di disabilità.
4) 10 ore di lavoro in più non retribuite per fare supplenze. Renzi vuole la banca ore.
5) Più poteri al preside e tante modifiche agli organi collegiali.
6) Discipline: Storia dell'arte e disegno anche nel biennio delle secondarie. Educazione fisica e musica alla primaria
Questi sono i punti salienti della Riforma della “buona scuola”
voluta dal Governo Renzi a tutti i costi. Ora, non volendo toccare
specificatamente tutti i punti di questa riforma vorremmo andare a fare
delle critiche, ma più che altro dare dei consigli specifici
riguardanti determinate materie più urgenti di queste sopra. Questi
punti che toccheremo sono, sempre secondo noi, i più urgenti da mettere
in evidenza, e soprattutto da portare in consultazione pubblica. Ci sono
delle materie non presenti in Italia, delle infrastrutture scadenti,
questioni tecniche e salariali che non possono prescindere
dall’istruzione. Oggi fare l’insegnante non è più così semplice e non è
semplice nemmeno studiare in queste scuole.
L’istruzione è il tronco primario del paese, senza la quale i cittadini si sentirebbero perduti e sempre soppressi. L'istruzione
è una scala che può portarti a ottenere a grandi risultati. È una delle
cose più importanti della vita perché senza istruzione non puoi dare il
tuo contributo alla società, non puoi guadagnare soldi e sei privo di
conoscenza. La conoscenza è potere, infatti se sei
perfettamente consapevole delle tue capacità, puoi migliorarti e
superare te stesso. Questo articolo tratta tale argomento e cercherà di
farti comprendere l’importanza di tanti rami dell’istruzione. Vi è
bisogno di un radicale cambiamento, non di una semplice consultazione
pubblica.
Andiamo a vedere, però, le cose più urgenti che secondo noi un
governo come quello italiano dovrebbe fare e mettere in “consultazione” o
meglio prendere in considerazione. Questi punti salienti saranno dei
punti nei quali troverete degli spunti di riflessione, delle priorità
assolute delicate.
Agibilità delle infrastrutture
Questo punto lo mettiamo di diritto al primo posto perché senza infrastrutture adatte non vi può essere istruzione. La scuola italiana crolla.
I nostri bambini e i nostri insegnanti rischiano ogni mattina quando
entrano in classe. Un sos lanciato da Cittadinanzattiva che dalla sala
delle Colonne di Palazzo Marini ha presentato il XII Rapporto sulla
sicurezza, qualità e accessibilità a scuola, bocciando il piano del premier Matteo Renzi e denunciando i troppi ritardi per uscire dall’emergenza. I dati dimostrano che oltre il 40% delle nostre scuole hanno una struttura fatiscente.
Vi sono tanti esempi del degrado delle infrastrutture scolastiche
italiane. E pure quando una scuola viene fatta nuova e completa, c’è
sempre il rischio che un’altra venga incorporata a quest’ultima per
insufficienza di fondi.
Stipendio e professionalità degli insegnanti
Che gli stipendi dei docenti italiani siano da fame, lo sappiamo già
da tempo: sarebbe come scoprire l'acqua calda. Ma è come rassegnarsi ad
un problema … Bisogna fare davvero qualcosa per stimolare gli studenti
emergenti ad intraprendere questo percorso, non a chiacchiere. Ecco cosa
emerge dalla tabella comparativa degli stipendi pubblicata dall'Anief:
lo stipendio degli insegnanti italiani sono mediamente di 1/3 circa inferiori a quelli europee,
qualsiasi sia il grado di istruzione. Quel che è sicuro è che di certo
non tutti gli insegnanti saranno d’accordo nel vedersi ridurre lo
stipendio con la nuova riforma. Basti pensare che l’Italia è al penultimo posto in graduatoria, dopo soltanto la Grecia (paese che ha subito la “troika”).
La professionalità degli insegnanti: quando si sente
parlare di questo argomento, tutti si girano dall’altra parte. Per
professionalità si intende il complesso di qualità che distinguono il
professionista dal dilettante, quali la competenza, la costanza
dell'impegno, la scrupolosità ecc..
Proviamo ad immaginare se un insegnante dovesse ammalarsi; in questo caso entra la supplenza
… ebbene, avete mai dato un occhio alle loro qualifiche? Siete sicuri
che questi insegnanti siano competenti? Non vogliamo generalizzare, sia
chiaro: ci saranno senza ombra di dubbio insegnanti capaci e meritevoli;
quel che ci sembra l’intervento più urgente, è quello sul reclutamento
insegnanti. Infatti, tale reclutamento viene attinto tramite graduatorie
di istituto e provinciali. Basta uscire dalle scuole superiori per
iscriversi a tali graduatorie. Vi siete chiesti quali sono i rischi che
comportano? Professori che non hanno capacità ne competenze e di
conseguenza scarsa professionalità. A chi affidiamo i nostri figli?
Provate a vedere il programma scolastico dei vostri figli se viene
completamento fatto a fine anno quando un professore cade spesso in
malattia! Riteniamo, inoltre, che anche le persone che lavorano già
nella pubblica amministrazione dell’istruzione debbano frequentare corsi
di formazione e qualifica, soprattutto per aggiornarsi col mondo, per
capire i computer, la tecnologia insomma la formazione informatica diventa fondamentale.
Orientamento, non a chiacchiere

Non sembra proprio che la previsione della Costituzione sia effettiva in questo paese. In che modo lo Stato tende la mano ai nostri giovani? Come, lo stato rende effettivo questo diritto? Come uno studente può raggiungere i più alti gradi dello studio? Come, se non con una “SPECIFICA MATERIA” alle scuole medie e superiori, quale “L’ORIENTAMENTO”?
In Germania, una volta ottenuto un diploma scolastico, i ragazzi possono continuare la loro istruzione o con corsi di formazione professionale di alto livello o con gli studi universitari. Voi direste: è cosi anche da noi, invece no! In Germania ed in generale nei paesi nord-Europei c’è un sistema scolastico che prevede quello che vogliono fare gli alunni (scuole di mestiere); uno studente che non ha capacità naturali allo studio, verrà avviato verso una scuola professionale, magari quella meccanica o tecnica. Bisognerebbe introdurre mezzi con i quali fare introdurre lo studente nel mondo del lavoro, dato che le imprese cercano persone qualificate e competenti. Sono molti i casi di negligenza da parte di persone assunte senza nemmeno sapere il perché. I nostri giovani che non vogliono studiare che fine fanno? Fino a 30 anni con la propria mamma, senza lavoro, senza dignità, senza futuro… senza nulla.
In Italia non vi è la possibilità di fare un lavoro che veramente ci piace e questa è una cosa gravissima, di una contraddizione assurda per un paese come il nostro.
Tecnologia e informatica, il futuro a portata di computer

Avete presente quegli addetti postali o bancari che soltanto per scrivere il vostro codice fiscale impiegano circa 10 minuti? Un tasto alla volta, guardando rigorosamente la tastiera, con un ditino.. Non sarebbe meglio immettere nelle scuole un tutore dattilo che insegni agli alunni (magari un’ora a settimana) come scrivere velocemente sulla tastiera, senza guardare? Che dopo ogni ora al pc ci si deve riposare? Che si deve avere una corretta postura al computer? Che i videogiochi vanno usati perché consentono di imparare tantissime cose nuove (soprattutto quelli più recenti) ma con moderazione e sotto la sorveglianza dei genitori? Che internet va usato con moderazione perché è uno strumento fantastico ed indispensabile ma pericoloso?
Gruppi auto-aiuto
Non sarebbe bello immettere nelle nostre scuole dei gruppi di aiuto per persone con problemi? O pensate che i problemi negli adolescenti vadano via soltanto a chiacchiere o grazie alla famiglia?
Magari uno studente ha problemi sentimentali e con la massima
discrezionalità e riservatezza si rivolge ad un gruppo di auto aiuto
scolastico. Non sarebbe bello sensibilizzare i giovani sull’argomento di
nuova era “Facebook”, vera e propria malattia per alcuni? Per certe
persone i social network sono una sorta di chiusura verso il mondo esterno e questa non è una cosa carina.
Non sarebbe bello adeguarsi ai principi europei ed internazionali? Perché in Italia siamo ancora fermi agli anni 80?
Voi cosa ne pensate di tutto questo?
Non sarebbe bello adeguarsi ai principi europei ed internazionali? Perché in Italia siamo ancora fermi agli anni 80?
Voi cosa ne pensate di tutto questo?
Siete d’accordo che la scuola ha ben altre priorità rispetto alla “buona scuola” del nostro governo?
Ritenete che l’Italia risulti conforme alle altre medie scolastiche europee?
E’ un caso che i nostri studenti non siano più quei geni di una volta?
Per noi, non è un caso!
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