domenica 5 ottobre 2014

Politici italiani incompetenti. Come reagire?

Draghi riforma del fisco immediatamente, la pressione fiscale è insopportabile

Italiano sveglia esamina con cura gli effetti della crisi e le vere problematiche italiane. 

politici italiani
Il presidente della Bce dopo aver abbassato il costo dell'Euro annuncia che l'intervento della Banca Centrale Europea non basta se questo non è accompagnato dalle riforme strutturali e in particolare quella del FISCO; il tanto criticato Euro è pronto a svalutarsi facendo speculare come sciacalli gli operatori dei mercati finanziari, per il godimento del Dollaro americano. La Bce, quindi, ha fatto la sua parte nella sua politica monetaria, agevolando prestiti per le imprese. Ciò, senza ombra di dubbio, potrebbe agevolare gli investimenti delle piccole-medie imprese, che vedrebbero nella riduzione del costo del denaro un margine di miglioramento e soprattutto la possibilità, da parte della Banca Centrale Europea, di immettere liquidità in circolazione. Diciamo “potrebbe agevolare”, perché così non è. Da una parte le banche richiedono liquidità, da un’altra il Governo Italiano dorme sugli allori. Ebbene si, cari amici, la parte più importante nella crescita economica e finanziaria del paese ce l’hanno proprio i nostri politici che non vogliono cambiare.


IL NOCCIOLO DELLA QUESTIONE. Come si può pensare di avere una riduzione della depressione economica soltanto agevolando gli investimenti nel paese? La problematica è un’altra, molto più sottile e urgente: LA PRESSIONE FISCALE .

URGENZA DI RIFORME STRUTTURALI FISCALI. Basta fare un esempio per far capire a voi, nostri cari lettori, che è questa la vera problematica italiana. A fine anno l’assemblea dei soci di un’azienda approva il bilancio redatto dagli amministratori e si accorge che qualcosa non quadra: su 10 utili, lo Stato ne preleva 7. Questo non è un esempio fine a se stesso, ma è la pura realtà, perché la pressione fiscale italiana tra imposte, tasse e contributi si aggira intorno al 70%! Facciamo l’esempio, però, in termini reali: un’azienda a fine anno ha prodotto 30 000 euro di utili ( 2300 euro al mese, l’ideale per giungere a fine mese tranquilli); lo stato decurta del 60%, quindi preleva 18 000 euro dagli utili dell’impresa; guadagno netto dell’impresa = 12 000 euro ( 1000 euro al mese) ! Come lo chiamate voi uno stato del genere, se non “STATO LADRO”? Risulta chiara, allora, la vera problematica del nostro paese. Urge una riforma fiscale strutturale che dia la possibilità alle imprese di avere degli utili accettabili annuali ( al massimo 40 %, 50% già è troppo dato che sono le imprese che producono, e lo stato preleva).
Questo è inaccettabile in un paese come il nostro. Chi difende lo stato-ladro avvelena anche te!Stato ladro

CONCETTO DI EVASIONE PICCOLA-MEDIA IMPRESA. Chiarito il concetto dell’enorme pressione fiscale italiana di cui sopra, affrontiamo la problematica dell’evasione delle piccole-medie imprese. Senza ombra di dubbio dopo aver fatto questi calcoli risulta chiaro che le imprese non ce la fanno ad arrivare a fine mese pulite e con utili accettabili. Quindi, è normale che un’impresa non dichiarerà e non fatturerà alcuni introiti.
Perché non possiamo seguire lo stupendo esempio dell’Inghilterra e della Svizzera?
Dove in totale si versa tra tasse, contributi e imposte annualmente circa il 40%?
Una vera miseria se si mette a confronto la tassazione italiana.
Ma cosa vuole il nostro Stato, che lavoriamo soltanto per pagare le tasse?
Quindi PRIMA abbassate le tasse in maniera decisa e non con piccoli punti percentuali come di vostro solito, DOPO noi lavoratori italiani paghiamo tutte le tasse, e non viceversa! “cà nisciun è fess”!!!!

LA GENTE è STANCA DI VEDERSI FARE I CONTI IN TASCA! Diciamo Stop allo spesometro! Basta andare a controllare la gente quanto spende; se spende poco, vuol dire che se avessero speso di più avrebbero già chiuso!
Con questo sistema chi ha evaso per avere qualche soldo in più di certo non lo spenderà!! Ed ecco che i consumi sono FERMI.
I cittadini non versano più soldi in banca perché hanno il TERRORE di accertamenti fiscali! 
Se lo Stato ci sopprime è normale che ci sia il fenomeno dell’evasione fiscale! Invece di tendermi la mano il Governo che fa? Me la mozza!!!
Come vogliono essere all’avanguardia sul controllo spese dei cittadini, riguardo la sicurezza informatica, se anche il colosso Sony in Giappone, FBI in Usa e altri database informatici sono stati hackerati?
Forse gli informatici italiani delle partecipate dello Stato, grandissimi intelligentoni ma RACCOMANDATI, sono superiori rispetto a quelli Giapponesi e Statunitensi??
Di certo non siamo al passo della media europea riguardo questo settore.
Voi cittadini italiani vi sentite sicuri di fronte a questo strumento da mettere in rete?

INVESTIMENTI DECADUTI, NON NE PARLIAMO DEL RISPARMIO.
Ciò che è certo è che nessun buon imprenditore verrebbe ad investire risorse e capitali in Italia. Investire per cosa?
Per subire accertamenti ogni mese?
Per essere trattati come dei delinquenti solo perchè un padre di famiglia ha evaso per comprare dei vestiti a propri figli?
Gli artigiani, che costituiscono l’ossatura dell’economia italiana, subiscono inevitabilmente queste pressioni più di tutti e sono costretti a chiudere.
Chi osa tenere in vita le proprie aziende al giorno d’oggi? I poveri disgraziati, coloro che hanno tutto da perdere e che non possono dire di NO allo Stato!
Se lo Stato abbatte i consumi, non ne parliamo del risparmio: non sono nuove le banche che falliscono una dietro l’altra perché la gente non è che non vuole risparmiare, è che non ce la fa a risparmiare!! Cosa risparmio? I 100 euro al mese oppure gli 80 eruo che Renzi ci ha dato solo per comprarsi i voti dei dipendenti statali?

SIAMO STANCHI E SFIDUCIATI. Un generale fuggi fuggi dei giovani, che non trovano lavoro perché il lavoro non c’è, viene deprecato dai tromboni del potere: restate, dicono, perché la crisi si risolverà. Ma fino a quando avete voglia di prenderci in giro? Il paese è alla paralisi, privo di mobilità sociale: una situazione da “Ancien Regime”. C’è chi può e chi aspetta e chi aspetta aspetterà in eterno. Intere generazioni pagano il prezzo di una crisi che ha distrutto il lavoro. Verranno divorate dal debito e distrutte da ogni sogno. Le nuove generazioni hanno capito che della élite dirigente italiana non ci si può fidare: per questo scappano. I mali del paese stanno così affondando il paese stesso. Privo di una generazione giovane, il paese morirà. Ne discuteranno Santoro, Travaglio, Floris e forse Sallusti.
Parlando al vuoto perché a sentirli tra poco non ci sarà più nessuno.

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